Il tema della finanza locale è al centro di una complessa “questione”, connessa soprattutto al tema del cosiddetto federalismo, alla attuazione della riforma del Titolo quinto della Costituzione approvata nel 2001. Gli articoli della nuova scrittura hanno introdotto notevoli cambiamenti, ma hanno anche alimentato difficoltà interpretative e contenziosi. Al centro della questione, c’è il rapporto fiscale tra cittadini, Stato centrale, Regioni e sistema delle autonomie. |
Qualcuno ha detto “Il processo federale o è fiscale o non ha alcuna valenza innovativa”, volendo sottolineare come sia necessario stabilire una stretta e visibile correlazione tra responsabilità fiscale e autonomia di spesa. Un altro modo per declinare una questione, che è il fondamento della credibilità delle istituzioni e della loro pretesa di imporre tributi: no taxation without representation, come imposero i coloni americani nella seconda metà del XVIII secolo. Per ristabilire con forza questo principio, ci sono passi importanti da compiere, riprendendo un cammino che in parte si è interrotto: - definire le funzioni fondamentali di Comuni e Province e Città Metropolitane, come stabilito dall'art 117, comma 2, lett. p), che riserva alla legge dello Stato questo compito;- definire e approvare la riforma che definisca i principi generali di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, così come previsto dai dispositivi degli articoli 117 e 119 della Costituzione.Occorre insomma che si completi la transizione dell’ordinamento italiano verso assetti federali, anche in materia fiscale. A ciascun livello di governo dovrà essere assegnata una competenza (tendenzialmente) esclusiva in ordine alla disciplina e alla gestione dei propri tributi....... scarica le tre lezioni (prima devi effettuare il log in) Ultimo aggiornamento : 30-03-2008 21:35
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