Non è certamente in discussione la necessità di una profonda riforma del lavoro pubblico e interessano relativamente gli specifici dispositivi delle novità legislative su questa materia. Quello che più interessa è ribadire che sulla mera applicazione passiva dei dispositivi di Legge non si può fondare un processo autentico di riforma, che sia capace di rafforzare rapporti positivi tra le amministrazioni pubbliche e i cittadini. Un processo che sia in grado di coinvolgere i dipendenti, le grandi risorse umane e professionali di cui le amministrazioni dispongono e sulle quali possono e devono contare. E’ invece importante che siano contrastati i processi che tendono a marginalizzazione la funzione pubblica e, nell’ambito di questa, il ruolo delle risorse umane. Per questo, gli enti locali possono mettere in campo una propria strategia, costruita sul terreno stesso della riforma, mettendo al centro la valorizzazione delle risorse umane, delle persone e delle competenze dalle quali dipendono il successo delle loro iniziative e la qualità dei servizi che vengono erogati. Ultimo aggiornamento: 31-01-2011 09:51
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