aree esterne, aree contigue: facciamo chiarezza

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Sono passati diversi anni da quando scrissi l'articolo al quale oggi rimando (lo trovate qui); e certo in qualche modo già temevo che saremmo arriviati al punto in cui siamo oggi: quando l'attacco ai confini del parco torna ad essere duro forte e insidioso. Cerchiamo di fare di nuovo chiarezza si cosa si intende per aree contigue e aree esterne. Riporto qui le posizioni delle associazioni ambientaliste, devo dire difficilmente confutabili:

 

Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli

“Aree Esterne ed Aree Contigue”

 

IL Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli è stato istituito dalla Legge Regionale n.61 del 13 dicembre 1979, prima della Legge Quadro delle Aree Protette 394 del 6 dicembre del 1991. Ciò è all’origine della confusione che oggi viene fatta tra “Aree Esterne “ ed “Aree Contigue”.

All’epoca della sua istituzione, il territorio del Parco venne distinto in “Aree Interne” (14.146,86 ettari - aree gialle) ed “Aree Esterne” (8.993,12 ettari - aree tratteggiate di verde), entrambe all’interno del Parco (linea verde).

La distinzione consisteva che nelle prime non era permessa la caccia e la libera circolazione, mentre nelle seconde si. In entrambe i casi si tratta di aree di elevato valore naturalistico vitali per la funzionalità complessiva del Parco. Infatti, nelle “Aree Esterne” come nelle “Aree Interne” insistono dei siti facenti parte della Rete Natura 2000 e dunque tutelate ai sensi della direttive europee: “Direttiva Habitat” ( 21 maggio 1992.- attualmente ZSC (Zone Speciali di Conservazione, ex SIC, Siti di Importanza Comunitaria) e “Direttiva Uccelli” (30 novembre 2009 – attualmente ZPS (Zone di Protezione Speciale). Entrambe recepite dal Regolamento D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357 modificato ed integrato dal D.P.R. 120 del 12 marzo 2003 e istituite successivamente all’istituzione del Parco. In queste aree è possibile cacciare, come nelle Aree Esterne.

In sintesi le “Aree Esterne” insieme alle “Aree Interne” sono parte integrante del Parco.

Tutt’altra cosa sono le “Aree Contigue” definite dalla Legge Quadro delle Aree Protette 394/1991 nell’art.12 come aree esterne ai confini dell’area protetta, zone di connessione tra le aree di Parco e quelle non di Parco, con un ruolo sinergico nella tutela. Il loro limite è “concordato dalla Regione, d'intesa con l'organismo di gestione dell'area protetta”. In materia urbanistica ed edilizia non sono soggette a nullaosta da parte degli organismi di gestione dell’Area Protetta, come invece è il caso delle “Aree Esterne” in cui il nullaosta del Parco è obbligatorio.

Nella Legge 394/1991 però è anche specificato che nelle aree protette non si caccia e questo fin dal 1991 ha posto il problema di cosa fare con le “aree esterne” del Parco se vietare la caccia e lasciarle all’interno del Parco o non vietare la caccia e toglierle dal Parco.

Già nel 1994 la Regione Toscana nella legge 24/1994 di istituzione dei parchi regionali aveva provato a riallinearsi alla legge nazionale con l’art.13 comma 6 dove si dichiara:

6. Nelle aree contigue al parco, le disposizioni del piano integrato del parco regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, concernenti la materia urbanistica ed edilizia, nonché quelle attuative dello statuto del PIT con valenza di piano paesaggistico di cui all’articolo 88 della l.r. 65/2014, si sostituiscono alle disposizioni difformi contenute negli strumenti urbanistici degli enti locali competenti [26].

Articolo e comma ripreso dall'attuale legge regionale sulle aree protette n.30/2015 art 124

Aree Contigue fino ad oggi inesistenti, perché mai costituite.

Con il nuovo piano Integrato si intende risolvere questo pasticcio dichiarando le “aree esterne” “aree contigue” riducendo drasticamente la superficie del Parco, di un terzo, da 23.139,98 ettari a 14.146,86 .Se è vero che nelle nuove “aree contigue”, fino a quanto non sarà abrogato l’art. 124 della LR 30/2015, il Piano del Parco avrà ancora agio sui piani urbanistici comunali è altrettanto vero che non verrà esercitata la sorveglianza dei Guardia Parco con le ricadute negative del casoLa trasformazione delle “Aree Esterne” in “Aree Contigue” è stata confermata anche durante gli incontri partecipativi svolti sul Piano Integrato.

La posizione delle Associazioni è nettamente contraria i motivi sono i seguenti:

ridurre drasticamente la superficie del parco vuol dire danneggiare irreparabilmente la Biodiversità che dovrebbe tutelare la biodiversità del parco garantisce servizi ecosistemici da cui dipende la qualità di vita delle comunità: Aria pulita, Acqua abbondante e di buona qualità, mitigazione dei Cambiamenti climatici

Il Parco è parte integrante dell’identità dei luoghi e la sua presenza ha reso più sopportabile la pandemia costituendo un centro di aggregazione e svago tra il verde.

La trasformazione delle “Aree Esterne” in “Aree Contigue” aprirebbe all’ulteriore cementificazione, in particolare della costa, con l’aggravarsi del rischio idraulico e del fenomeno di salinizzazione delle falde di acqua per l’aumento degli eventi estremi alluvionali e siccitosi dovuti all’emergenza climatica.

La proposta della Associazioni è:

di trasformare le “Aree Esterne” in “Aree di Riserva Orientata” contemplate dalla Legge 394 del 1991.

Di creare intorno agli attuali confini del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli delle autentiche “Aree Contigue” attualmente assenti estendendole:

a nord dal Lago di Massaciuccoli al Lago di Porta evitando la scomparsa delle ultime aree naturali e resilienti della pianura della Versilia come la Versiliana, le ontanete del Fiume Versilia, le dune di Forte dei Marmi,

a sud ed est includendo le aree della riserva della Biosfera delle Selve Costiere di Toscana

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